Se sei curiosa di cosa significhi una delle tante parole tecniche che si trovano tra “la pecora… e il maglione”, qui di seguito trovi molte risposte.
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Fonte: Giorgio Gulmini, Piccola storia e dizionario.
- Aspatura: svolgimento di un filato da bobine o rocche per avvolgerlo su aspi onde formare matasse.
- Aspo: attrezzo formato da un perno da cui si dipartono a raggiera dei supporti per il filato che serve per eseguire l’aspatura.
- Arcolaio: strumento costituito da bacchette di legno intorno cui si colloca la matassa e che, girando su un perno, permette di dipanarla.
- Accottonare: arricciare il pelo ai pannilana. Trapuntare un tessuto con falda di cotone, lana o con piume.
- Armatura: particolare disposizione secondo la quale i fili sono intrecciati in un tessuto. Alcuni tipi di armatura sono: tela, saia, satin, stoffa piegata.
- Aguglieria: insieme dei filati destinati alla confezione di maglie.
- Asciugatura e raddrizzatura pezze: operazione di essiccamento che ha lo scopo di togliere al tessuto l'eccesso di umidità.
- Balla: quantità di merci messe insieme ed avvolte in tela o altra materia per essere trasportate.
- Bioccolo: ciuffo di cotone o di lana non ancora filati.
- Borra: insieme di cimature di pannilana o mescolanze di peli e crini animali, usato per fare imbottiture e feltri di qualità scadente.
- Bobina: cilindro sul quale si avvolge il nastro di fibre durante i vari passaggi di preparazione alla filatura.
- Bottone: groviglio di fibre appallottolate, che costituisce difetto nella filatura.
- Binatrice: macchina che accoppia i fili per la torcitura.
- Cardatura: operazione che ha per scopo di trasformare in velo continuo la fibra in fiocco.
- Carda: macchina per la cardatura formata da un insieme di cilindri rotanti coperti da punte metalliche più o meno grosse dette scardassi o guarnizioni.
- Cimare: radere allo stesso livello il pelo del panno garzato.
- Cimatrice: macchina tessile che livella il pelo dei tessuti rasati, mediante la rotazione di una lama elicoidale.
- Carbonizzatura: trattamento chimico con sostanze acide cui si sottopone la lana per sbarazzarsi delle impurità vegetali che l'accompagnano.
- Cascame: residuo, scarto o sottoprodotto della lavorazione di vari prodotti industriali.
- Cachemire o cashmere: tipo di lana a pelo lungo ottenuto da una razza di capre del Kashmir, leggero e morbido.
- Cardo: strumento di ferro fatto di due assicelle munite di sottili punte di ferro uncinate, l'una fìssa su dì un cavalietto, l'altra da far scorrere con mano che serve a raffinare la lana.
- Carminare: cardare la lana.
- Condizionatura: assunzione spontanea di umidità di fibre tessili, mantenute in un ambiente con grado di umidità e temperatura prestabiliti.
- Cantra: parte dell'orditoio che raccoglie i rocchetti dei vari fili.
- Conocchia: quantità di lana, canapa, lino che si pone alla parte superiore della rocca per filare.
- Dipanare: raccogliere ordinatamente il filo in un gomitolo svolgendolo dalla matassa.
- Doubleuse: macchina binatrice.
- Decatissaggio: trattamento dei tessuti mediante azione del vapore e talora sotto pressione che toglie loro il lustro e li rende irrestringibili.
- Drappo: tessuto di lana o di seta per lo più operato, cioè tessuto a disegni non stampati ma ottenuti con l'intreccio di fili.
- Doppiatura: operazione di accoppiamento di due fili avvolti in rocca in un unico filato nella macchina doubleuse.
F
- Frisare: strofinare, sfiorare.
- Finissaggio: fase finale del processo produttivo costituito da operazioni di rifinitura sul prodotto spesso eseguite manualmente o con l'ausilio di macchine o attrezzature semplici.
- Faldare: piegare.
- Faldella: piccola quantità di lana o seta a matasse da incannare.
- Filare: ridurre in filo le fibre tessili.
- Filato: insieme di fibre tessili ritorte che danno origine ad un corpo approssimativamente cilìndrico, continuo, flessibile di piccola sezione, prodotto mediante la filatura.
- Filatoio: macchina per la filatura.
- Filatura: operazione che consente di trasformare una fibra tessile in filato.
- Fuso: nella filatura manuale, utensile di legno assottigliato alle estremità e panciuto nel mezzo che fatto ruotare su se stesso provoca la torsione del filo e compie l'avvolgimento della gugliata su se stesso.
Nella filatura meccanica: organo cilindrico a forma di asta appuntita che, dotato di movimento rotatorio rapido, torce ed avvolge il filo, analogamente a quanto accade nella filatura a mano. - Follatura: operazione con la quale si fanno restringere e rassodare i panni di lana sottoponendoli a pressione, a sfregamento e ad azioni chimiche in bagni alcalini ed acidi.
- Fiocco: ciuffo di lana.
- Filanda: fabbrica nella quale vengono filate le fibre tessili.
- Filo: manufatto per tessere, cucire, ecc. allungato e sottile che si trae mediante filatura da fibre tessili naturali o artificiali.
- Fibra: prodotto di origine naturale o artificiale atto ad essere trasformato in filato ed in tessuto.
- Flanella: tessuto di lana morbido e fine per fare camicie, mutande, corpetti e simili.
- Greggia: che non è stata lavorata.
- Gomitolo: palla di filo avvolto ordinatamente per comodità di metterlo in opera.
- Garzatura: operazione di fìnitura dei tessuti effettuata da macchine dotate di scardassi che ne sollevano la peluria per ottenere una maggiore morbidezza.
- Gugliata: quantità di lana che la filatrice a mano trae dalla rocca prima di raccoglierla sul fuso.
- Garzo: capo di una sorta di cardo selvatico a squame lunghe, acutissime, uncinate con cui si garzano i panni.
- Gualcare: stringere i panni che si fa con la gualchiera perché acquistino maggiore consistenza e durezza.
- Gualchiera: macchina per lo più mossa da acqua che per mezzo dì magli assoda i tessuti di lana.
I
- Incorsare: fare passare i fili di ordito nelle maglie dei licci.
- Imbozzimare: spalmare o insudiciare con una sostanza appiccicosa il filato alfine di renderlo più scorrevole resistente durante la tessitura.
Incannare: svolgere filo da una matassa o da una spola ed avvolgerlo su un rocchetto o su una rocca o su una bobina. - Intersecting: macchina che riduce il velo di lana in nastri di peso stabilito (tops).
- Imbancatura: operazione di preparazione delle spole per il telaio e delle rocche per l'orditura.
- Jacquard: dispositivo che comanda i fili di ordito nel telaio per tessuti operati, la cui armatura, composta di molti fili che tessono in modo diverso, si ripete in un numero illimitato dì volte.
L
- Lana, qualità della: di spalle, lunga e pregiata. Di fianchi e schiena, qualità intermedia. Di ventre: più corta e rovinata, scadente.
- Lanaggio: insieme di lane diverse, gregge e lavorate.
- Lanametro: apparecchio usato per determinare la finezza delle fibre tessili.
- Lavaggio: sgrassatura e pulizia della lana. Viene effettuata in vasche con apposito detergente.
- Laniccio: peluria che si forma sotto i letti o tra le pieghe di coperte e indumenti di lana.
- Laniero: della lana. Concernente la lavorazione della lana.
- Lanina: mezza lana. Lana mista a cotone.
- Lanificio: stabilimento tessile dove si lavora la lana.
- Lanolina: sostanza grassa, giallognola, ottenuta per raffinazione del grasso di lana d'ovini. Usata spesso per eccipiente per pomate, unguenti, cosmetici.
- Lucignolo: quantità di lana che si mette nella rocca per filarla.
- Liccio: ciascuna delle staffe fatte con filo di spago che pendono tra il subbio e la cassa dei pettini e per le quali passa un filo dell'ordito. Servono per abbassare e rialzare alternativamente una parte dei
fili dell'ordito per consentire il passaggio della spola.
- Muccia: operaia addetta alla preparazione del filato per l'orditura.
- Navetta: arnese che fa parte del telaio per tessitura, a forma di parallelepipedo, di lunghezza variabile, appuntito alle estremità contenente all'interno la spola con il filato di trama.
- Neps: grovigli fibrosi.
- Ordito: insieme di fili destinati a formare la lunghezza di un tessuto, tesi orizzontali mentre sul telaio tra il subbio ed il subbiello.
- Orditoio: macchina che serve alla preparazione dell'ordito per la tessitura.
- Opificio: stabilimento industriale- Fabbrica.
- Oliatura: operazione che ha lo scopo di lubrificare le fibre di lana spruzzandole con emulsione oleosa solubile in acqua fredda.
- Oleina: combinazione dell'acido oleico con la glicerina; si trova come principio costituente in tutti quanti gli oli vegetali.
- Orditura: avvolgimento dei fili dì catena sul tamburo rotante dell'orditoio, dal quale l'ordito viene poi scaricato sul subbio.
- Pettinatura: trasformazione della lana greggia in nastro di pettinato attraverso varie fasi di lavorazione.
- Pettine: organo del telaio formato da un riquadro di fìtte stecche parallele tra cui passano i fili dell'ordito.
- Pennecchio: guanto di lino o canapa o lana. Si mette in una volta sulla rocca per filarlo.
- Preparazione: l'insieme delle operazioni tese a ridurre di peso e di sezione i nastri di lana (tops) di diversa qualità e provenienza attraverso i passaggi in varie macchine.
- Porgifilo: operaia addetta alla preparazione del filato per l'orditura.
- Pinzatura: operazione condotta manualmente con l'utilizzo di pinzette metalliche, che ha lo scopo di togliere dalla superficie del tessuto tutte le impurità (nodi, pagliette, capi di filo ecc.)
R
- Ritorcere: torcere di nuovo con energia.
- Ritorcitura: operazione tessile del ritorcere.
- Rimettaggio: operazione tessile con la quale sì introducono i fili dell'ordito nelle maglie dei licci.
- Rocca: arnese per filare a mano, costituito da un'asta lunga circa un metro con un'estremità rigonfia attorno a cui si arrotola la lana che si fa poi correre per alimentare il fuso.
- Roccatrice: macchina destinata alla roccatura dì un filato.
- Roccatura: operazione con cui si confeziona in un'unica rocca avvolgendolo a spire incrociate sulla roccatrice il filato svolto successivamente da più confezioni provenienti dalla filatura o
torcitura. - Rammendatura: operazione di apparecchiatura dei tessuti per correggere eventuali difetti di tessitura ed orditura.
- Rammendo: lavoro che si fa per ricostruire o rinforzare trama e ordito in un tessuto strappato o molto usato.
- Ring: filatoio continuo per cotone e lana nel quale, il lucignolo passa in un anellino d'acciaio o nylon scorrevole e girevole su un anello che circonda il fuso destinato a imprimere e regolare la torsione del lucignolo stesso.
- Rattina: panno di lana cardato che mostra il pelo quasi appallottolato alla superficie.
- Rattinare: tirare fuori il pelo ai panni utilizzando il cardo
- Rocchetto: piccolo cilindro per lo più di legno allargato ai due estremi e forato secondo l'asse ad uso di incannarvi il filato.
Rubàn: (dialettale dal francese) nastro.
- Sala (saglia): armatura fondamentale dei tessuti mostrante sugli stessi fili e rigature oblique dovute all'intrecciarsi dei fili di ordito con la trama secondo una regolare progressione.
- Sfeltrare: raddrizzare le fibre della lana cardata prima di pettinarla.
- Selfacting: filatoio di tipo discontinuo in quanto provvede a formare una certa lunghezza di filato e successivamente ad avvolgerla sulla bobina.
- Sfilacciatrice: macchina tessile a tamburi rotanti con denti d'acciaio per disintegrare gli stracci e ridurli in fibre da riutilizzare.
- Sfilacciatura: operazione tessile per ricavare dagli stracci fibre da riutilizzare.
- Satinato: rasato.
- Stame: parte più fine e consistente della lana.
- Settembrina: lana tosata in settembre.
- Scamatare: battere la lana con lo scamato per farla tornare sciolta.
- Scamato: bacchetta usata per battere la lana di materassi, cuscini e simili.
- Scardasso: strumento consistente in una tavoletta irta di punte che serve per pettinare e raffinare la lana.
- Subbio: cilindro girevole del telaio sul quale si avvolge la stoffa dopo averla tessuta.
- Spola: bobina di filato che si introduce nella navetta per tessere.
- Spolatrice: macchina che avvolge i filati sulle bobine.
- Spolatura: operazione con cui si preparano le spole per i telai.
- Sucida: lana allo stato naturale come viene dalla tosatura.
- Scarto: cernita manuale della lana delle diverse parti del vello di pecora, sulla base di tabelle prestabilite in base a finezza, lunghezza e colore.
- Scartina: operaia addetta allo scarto.
- Stoppino: specie di sottile nastro formato da fibre tessili unite tra loro da una leggera torsione e che sottoforma di spole viene ridotto in filato mediante i filatoi.
- Sfioccare: sfilacciare facendo fiocchi, nappe e simili.
- Tosone: vello di pecora o di ariete.
- Tignola (tarma): nome comune di insetto la cui larva o bruco vive nei panni di lana.
- Tessere: intrecciare nel telaio per mezzo della spola i fili delle trame con quelli dell'ordito per fare la tela, un panno o altro simile lavoro.
- Tessitura: stabilimento in cui si trovano i macchinari e gli impianti per le operazioni di tessitura.
- Tessuto: stoffa, panno.
- Tintoria: stabilimento o reparto in cui si tingono fibre tessili e stoffe.
- Torcitura: operazione che conferisce la necessaria resistenza ed elasticità ai lucignoli dì fibre mediante la torsione.
- Telaio: macchina tessile che produce il tessuto mediante l'intreccio di due elementi tra loro, perpendicolari, l'ordito e la trama.
- Trama: il complesso dei fili che attraversano l'ordito. Costituisce il ripieno di una tessitura.
- Tortìglia: filato ritorto molto resistente, costituito dall'intreccio di più fili già ritorti.
- Tops: nastro di lana pettinato.
- Tubetto: cilindretto leggermente conico che forma l'anima della spola.
- Titolo: indice della grossezza del filato.
- Titolazione: metodo con la quale si dà il diametro approssimativo di un filo di qualsiasi fibra tessile basandosi sul rapporto peso e lunghezza dei filati.
- Tintura: l'insieme delle operazioni atte ad impartire una coloritura. La tintura può essere fatta su fiocco, su filato, su tops, su tessuto e confezioni.
V
- Vello: complesso della lana che ha indosso un animale lanuto.
Fonte: Giorgio Gulmini, Piccola storia e dizionario.
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